Che vino bere con involtini di pesce spada alla siciliana?

Pesce nobile e pregiato, il pesce spada è un ingrediente ricercato dell'arte culinaria e delle ricette tipiche siciliane. Con la loro fragranza gli involtini di pesce spada alla siciliana evocano le antiche litanie con cui i pescatori incantavano i pesci per poterli catturare. Una sinfonia di gusto e sapori che richiama alla memoria le usanze marinare di quest’isola al centro del Mediterraneo.
Che vino bere con involtini di pesce spada alla siciliana

Involtini di pesce spada alla siciliana

Le origini della pesca del pesce spada.

Sicilia e Calabria hanno un’antica tradizione marinara e, in particolare, di pesca del pesce spada.
Un’attività le cui origini sembrano risalire al XVII e XVIII secolo, ma che esisteva ai tempi di Fenici, Greci e Romani e si praticava già nel II sec. a. C.

Nella mitologia greca si narra che i Mirmidoni, un antico popolo della Tessaglia parteciparono alla guerra di Troia guidati da Achille, il loro re. Essi discendevano da Mirmidone, figlio di Zeus ed Erimedusa, e nell’Iliade, Omero metteva in risalto l’assoluta obbedienza ad Achille. Quando l’eroe greco fu ucciso dai Troiani, essi attaccarono i nemici Troiani senza però riuscire nell’intento di vendicare la morte del loro re. Per questo motivo si lasciarono annegare, ma la dea marina Tetide li trasformò in pesci dotati di una lunga spada, a perenne memoria del loro gesto, della loro fedeltà e del loro coraggio.

Lo storico Polibio (II sec. a.C.), nei suoi scritti, fornisce qualche informazione sulla pratica della pesca del pesce spada che, in origine, si svolgeva senza imbarcazione. Egli confessa la sua ammirazione per il modo in cui i pescatori si appostavano sugli scogli per arpionare il pesce spada. E, nella descrizione omerica dalle mostruosa Scilla, egli legge un atteggiamento simile a quello del cacciatore di pesce spada: «spinge le leste fuori dal baratro orribile e lì pesca, e lo scoglio intanto intorno frugando delfini e cani di mare… afferra.»

Un’eco di tutte queste leggende si ritrova nelle modalità con cui i pescatori siciliani e calabresi praticano la pesca del pesce spada: una sorta di immutato rituale in cui, quando il pesce viene avvistato, il pescatore comincia a parlare con il pesce spada, a intonare una sorta di canto o litania per attirarlo e farlo avvicinare alla barca, come riporta Giuseppe Pitrè: «mamassu di pasanu, paletta di pasanu, majassu di stignela, paletta di paenu palé, palé castagneta, mancata stigneta. Pro nastu vardu pressa da visu e da terra.»

L’uso di imbarcazioni nella pesca del pesce spada, dalle notizie che abbiamo, si diffonde a partire dal XV secolo: si tratta delle feluche o luntre, barche di origine araba, di una lunghezza compresa tra i 5 e i 7 metri, senza chiglia e dipinte di colore nero all’esterno per essere meno visibili alle prede. Erano dotate di un equipaggio di cinque rematori e un arpioniere, con l’antenniere che aveva il compito di salire sull’albero maestro per l’avvistamento dei pesci.

Come si preparano gli involtini di pesce spada alla siciliana?

Gli involtini di pesce spada alla siciliana (o spiedini) sono uno dei piatti più rappresentativi della cucina mediterranea.
Grazie alla combinazione di sapori intensi e genuini, questo piatto è diventato un vero e proprio simbolo della tradizione culinaria siciliana.

La preparazione degli involtini di pesce spada consiste nel mescolare il pangrattato, il prezzemolo tritato finemente, l’olio di oliva, i capperi sotto sale, le olive snocciolate, i pinoli, il pecorino grattugiato, la scorza di limone e l’uvetta. Con questo ripieno si farcisce il pesce, lavato e tagliato in fettine sottili, arrotolate per formare un involtino chiuso da uno stuzzicadenti, pronte per essere cotte al forno.

Abbinamento vino e involtini di pesce spada alla siciliana

La delicatezza del pesce spada, bilanciato dal ripieno ricco, gustoso e saporito, richiede un vino bianco fresco e persistente come il nostro Moscato secco Eileos: alla sua gradevole e spiccata aromaticità si unisce un’equilibrata acidità, una piacevole nota salina e una buona persistenza in bocca, creando un abbinamento perfetto con il ripieno gustoso del pesce spada.

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